AUTO ELETTRICHE E COLONNINE: A CHE PUNTO SIAMO?
25/02/2025
Negli ultimi anni, le auto elettriche hanno conquistato sempre più spazio sulle strade italiane ed europee, spinte da incentivi governativi, l’innovazione tecnologica e ovviamente una maggiore consapevolezza ambientale. Tuttavia, la loro diffusione è strettamente legata all’evoluzione delle infrastrutture di ricarica e anche agli investimenti di privati e società sul territorio di competenza.
In realtà al momento le immatricolazioni di auto elettriche sono in crescita, nonostante rappresentino purtroppo ancora solo il 4,2% del totale (dato aggiornato al 2024). Anche se in Italia si registrano questi numeri, ci sono molti paesi europei in cui le auto elettriche rappresentano una buona parte del mercato automobilistico, come la Norvegia, la Francia e la Germania. Gli incentivi statali e regionali hanno giocato un ruolo chiave nell’aumento delle vendite, ma il tema della ricarica resta uno dei principali ostacoli per chi considera il passaggio all’elettrico.
Uno dei punti critici della situazione italiana, è la diffusione delle colonnine di ricarica. Secondo i dati aggiornati, in Italia ci sono oltre 45.000 punti di ricarica pubblici, con una crescita costante negli ultimi anni. Da evidenziare che purtroppo le installazioni sono concentrate soprattutto nei grandi centri urbani e lungo le autostrade, e che in molte aree periferiche e del Sud Italia sono ancora carenti. La conseguenza diretta è che ovviamente questa mancanza non favorisce il passaggio all’elettrico, specialmente per chi non ha la possibilità di ricaricare l’auto a casa.
Ci sono ancora tanti taboo che rallentano l’uso delle macchine elettriche, come ad esempio il tempo necessario per la ricarica. Sebbene le colonnine fast charge possano ricaricare una batteria all’80% in circa 30 minuti, la maggior parte delle colonnine pubbliche è a corrente alternata (AC) e richiede diverse ore per una ricarica completa. Tuttavia, l’innovazione tecnologica sta portando sul mercato batterie con autonomie sempre maggiori e sistemi di ricarica ultra-veloci che promettono di ridurre drasticamente i tempi di attesa. È importante chiedersi se effettivamente vale la pena sostituire i costi folli del carburante con qualche ora del nostro tempo.
Inoltre, per rendere l’auto elettrica davvero accessibile a tutti, è necessario un ulteriore potenziamento della rete di ricarica. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede investimenti per espandere le infrastrutture, mentre aziende private stanno installando colonnine anche presso supermercati, centri commerciali e parcheggi pubblici.
L’auto elettrica è senza dubbio il futuro della mobilità, ma affinché possa diventare una scelta di massa è fondamentale un ulteriore sviluppo delle infrastrutture di ricarica. La direzione è chiara: più colonnine, ricariche più rapide e una distribuzione più equa sul territorio. Il 2025 sarà un anno cruciale per capire se l’Italia riuscirà a colmare il divario con gli altri Paesi europei e accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile e di conseguenza, uno stile di vita, sì più lento ma anche più green.
Condividi il post:
